Denso di eventi concomitanti, il Congresso berlinese si è articolato ogni giorno in una sessione plenaria, cui sono seguite diverse sessioni tematiche pomeridiane. Punto di partenza è stata la storia dell’epigrafia come disciplina accademica intrecciata strettamente alla temperie politica e culturale di Berlino, le cui tappe ha ripercorso l’intervento iniziale del prof. Stefan Rebenich (University of Bern). Il congresso si è snodato attraverso le varie tematiche tradizionalmente oggetto di studio (http://www.congressus2012.de/kalender/programm.html), che spaziano dall’ambito privato a quello pubblico e riverberano le molteplici sfaccettature delle informazioni veicolate dalle iscrizioni: dalla edilizia pubblica, gli spettacoli, la gestione territoriale, l’esercito, si passa alle iscrizioni in ambito privato, di valenza funeraria, religiosa o anche sapidamente personale (A. Varone, http://www.congressus2012.de/images/kongress/abstracts/abstract_varone.pdf ).
Accanto alla storia dell’indagine epigrafica attraverso le fonti manoscritte, si sono affrontate anche questioni metodologiche e nuovi progetti, quali la riedizione di CIL, V, per non parlare delle iniziative in ambito digitale.
Per il 2012 è tutto: appuntamento a Vienna nel 2017!
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